Il nostro atteggiamento determina il modo in cui viviamo la nostra realtà. Vi sarà capitato di sicuro di notare che una stessa situazione assume un valore differente a seconda delle persone che la vivono. È la percezione personale che determina il nostro atteggiamento. Un circolo straordinario che se ben strutturato può davvero fare la differenza nella nostra vita trasformando un atteggiamento negativo in un’attitudine positiva.
Noi determiniamo il valore delle nostre esperienze. Provate a pensare di avere tra le mani un milione di euro di trovarvi su un’isola deserta. Siete soli. Non c’è modo di utilizzare quel denaro che si trasforma, quindi, in semplici pezzi di carta. Qual è il valore effettivo del milione di euro? Dipende dalla situazione, dal nostro punto di vista.
[Tweet “Il valore che diamo a un’esperienza è una nostra scelta.”]
Questo accade più o meno con ogni cosa nel mondo, con ogni esperienza che ci accade. Il valore che diamo a un’esperienza è una nostra scelta. Se questo può sembrarvi semplicistico allora vi invito a pensare a una delle cose peggiori che vi sono accadute durante l’infanzia o l’adolescenza. Uno di quegli eventi che avevano tutta l’aria della tragedia: siete caduti dalla bici e vi siete rotti un dente; siete finiti nell’ufficio della Preside della scuola; avete fatto una figuraccia pubblica nell’atrio della scuola davanti alla ragazza che stavate corteggiando. Come ripensate oggi a quegli eventi? Vi immagino sorridere con tenerezza.
E se invece ripensate a degli eventi importanti accaduti che vi hanno trasformato? Cosa avete imparato? Pensate alle nuove opportunità che ne sono nate.
Esistono benefici in ogni cosa che ci accade. Alcune volte non sono evidenti sul momento ma se assumiamo uno sguardo a lungo termine comprendiamo che ciò che sta accadendo ora è solo qualcosa di temporaneo. E questo ci aiuta a creare un atteggiamento costruttivo.
[Tweet “A guardare bene esistono benefici in ogni cosa che ci accade #gratitudine”]
Keith Harrell, autore e speaker americano che ha effettuato importanti studi sull’atteggiamento positivo, definisce 3 punti chiave che dovremmo tenere a mente ogni volta che fronteggiamo una difficoltà. Sono le 3 P che causano un atteggiamento negativo e poco costruttivo davanti a una sfida.
Harrell ci invita a riflettere sul fatto che una sfida non è:
Permanente. Non durerà per sempre. Qualunque cosa accada nella nostra vita non potrà avere una durata eterna, siete d’accordo? Harrell si chiede «chissà perché quando ci accade una cosa straordinaria non ce la godiamo per il timore che finisca presto e quando ci accade qualcosa di negativo pensiamo possa durare per sempre». Bizzarre le dinamiche della mente. L’invito, in questo caso, è a godersi il bello e lasciare andare ciò che ci rende la vita difficile.
Pervasiva. Non rovinerà la tua vita. Ogni difficoltà non arriva per distruggere la nostra vita nella sua interezza ma arriva sempre per farci fare un passo avanti, per permetterci di crescere e di trovare la nostra strada.
Personale. Dimenticate di essere gli unici a vivere quel tipo di esperienza. Mi spiace deludere il vostro ego ma non è cosi. Personalizziamo le cose negative dimenticando che nulla è realmente personale. Perché è successo a me? Possibile che non posso mai tirare un sospiro di sollievo? Ponete fine a queste domande. Non riguarda voi. Riguarda la vita.
Queste 3 P sono quelle che, se non tenute a bada, ci portano alla sfiducia, alla paura e alla frustrazione. Sono quelle scelte che ci fanno pensare: le cose peggiori accadono ai migliori.
Esistono eventi che possiamo controllare e altri che bussano alla porta della nostra zona di comfort con insistenza. In questi ultimi casi pensiamo di non avere scelta, ma una l’abbiamo sempre: possiamo decidere come reagire.
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