Dire Fare Ringraziare: un titolo che ho amato sin da subito. L’ho trovato perfetto per un libro che parlasse di gratitudine ma lo facesse in modo concreto e pratico. Un lavoro a cui tengo tanto perché ha rappresentato il mio punto di arrivo e di partenza al tempo stesso.

Un punto di arrivo dopo anni di crescita personale che mi hanno cambiata profondamente e mi hanno permesso di scoprire lati di me che non conoscevo. Un punto di partenza perché so che da oggi in poi nulla potrà più essere come prima. Ho nuove consapevolezze, nuovi percorsi e nuove visioni. Come è accaduto lo racconto in questo libro dalla deliziosa copertina rossa che racchiude tanto di me.

Ricordo ancora quel giorno di giugno quando Diego e Alberto, i fondatori di Do It Human, mi hanno chiesto di pensare a un libro per loro. Mi sono emozionata. Ho sentito che quello non sarebbe stato un libro scritto per me ma un libro scritto per gli altri. Non volevo che fosse una semplice opera letteraria nata per favorire il mio personal branding ma l’intenzione era quella di dare voce alla mia esperienza per poter dire alle persone : “si può fare”.

Dire Fare Ringraziare: un viaggio dentro di me

Ed è stato un viaggio che ha portato tanto anche a me. È accaduto mentre l’ho scritto e quando l’ho riletto. Accadrà ogni volta che qualcuno me ne parlerà o che io ne racconterò. Ma l’intento, quello profondo e autentico, è stato di portare un messaggio semplice, immediato e nato dal mio vissuto personale.

Quando ho sentito questo ho capito che il libro avrebbe parlato di gratitudine.

Quando ho preso in mano la mia vita ho cominciato proprio da li, dallo stato di gratitudine. Giorno dopo giorno ho compreso sempre più quanto avessi ottenuto e conquistato. Sono passata dalle cose più scontate che ci troviamo semplicemente venendo al mondo a quelle che, invece, ho conquistato io con le mie scelte.

[Tweet “La gratitudine non è un “grazie”, la gratitudine è uno stato dell’essere”]

La gratitudine è qualcosa che ci appartiene ma che dobbiamo solo riconoscere e far emergere. A volte mi trovo in macchina e la mente si affolla di pensieri. Me ne accorgo, fermo la mente e mi “connetto” con il presente cominciando a fare un elenco delle cose per cui sono grata in quel preciso istante: l’autista che mi ha fatto passare all’incrocio, il sole che si riflette nello specchietto, Giulia che canticchia, una canzone piacevole alla radio, gli operai che stanno sistemando la strada che percorro ogni giorno.

Questa consapevolezza un tempo viveva assopita dentro di me. Ho scelto di risvegliarla e ora è diventata una meravigliosa abitudine che mi dona sempre un sorriso.

Vivere nella gratitudine è meraviglioso. Per me è stato come scoprire di essere al mondo. Non che prima non lo fossi ma ero sfuggente rispetto alla realtà. Correvo da una parte all’altra senza accorgermi che cosa c’era intorno a me.

Praticare la gratitudine mi ha riportata qui. Mi ha dato modo di comprendere chi sono, dove sono, perché sono qui. E sapete una cosa? Questo stato di meraviglia mi ha anche aiutato a migliorare ogni ambito della mia vita. Ho migliorato le mie relazioni, ho imparato a vivere con un atteggiamento diverso gli eventi della vita, ho imparato ad ascoltarmi e fare le scelte più giuste per me, ho smesso di essere in balia del giudizio altrui. Sono diventata consapevole e felice. Anzi sono diventata gioiosa.

La gratitudine porta gioia

Tutto quello che ho passato in questi anni è racchiuso in Dire Fare Ringraziare. Se sceglierete di leggerlo troverete racconti quotidiani, riflessioni, esercizi, esperienze. In questo libro ci sono io e ci siete voi.

Perché quello che è successo a me può succedere a voi. Perché se io sono riuscita a fare un passo verso il miglioramento, potete farlo voi. Perché se la gratitudine ha aiutato me, sono certa possa aiutare anche voi.
Perché ne sono cosi sicura? Provatelo. Dedicate del tempo alla gratitudine – un mese può bastare – e poi raccontatemi.

Non credete alle mie parole, provatelo. Fatelo partendo dal diario della gratitudine o dal libro stesso. Però provateci. Fate questo dono a voi stessi. Lo meritate.

Foto di Simone Sciarrillo – Styling Elisa Bonandini