Per prima cosa perdonatemi: sono stata un po’ latitante nell’ultima settimana. Ho girovagato per l’Italia per promuovere la mia guida dei mercatini. Mi capite vero? Ma sappiate che nemmeno un istante ho perso di vista tutto quel che ci raccontiamo su questo blog. Ho riflettuto molto e goduto di momenti di grande felicità. Ho sorriso e regalato abbracci sentiti, ricevuto baci e abbracci amici e pieni di effetto. Ma la felicità, anche la più vera e travolgente, a volte non arriva da sola. Spesso, infatti, questi momenti di grande armonia portano anche a una serie di riflessioni che in prima battuta sembrano condurre al dolore e alla delusione.
Come ho detto più volte la pubblicazione della mia guida dei mercatini è stato il coronamento di un sogno. Uno di quelli che mi portavo dietro da sempre. Quindi vi lascio immaginare la felicità e la voglia di condividere con le persone a me care – e con i nuovi amici incontrati nell’ultimo anno – questa mia gioia. L’ho fatto. Ho organizzato degli eventi di presentazione a Milano e Bologna sostenuta da persone meravigliose, ho fatto un salto a Roma per promozione in radio supportata da amici, ho ricevuto messaggi di affetto e di amicizia, ho goduto di meravigliose dimostrazioni di affetto da amici di sempre che non sento più come un tempo ma che sanno esserci. La mia famiglia – tutta – è stata unita e pronta a sostenermi moralmente e praticamente. Insomma…un vero idillio di amore e sincerità.
Ma…c’è un ma. A un certo punto, quando è calato il sipario su questa settimana di grandi soddisfazioni è stato inevitabile pensare a chi è stato completamente assente. A chi, nonostante Facebook non menta e io non abbia certo lesinato in fatto di promozione social, non abbia trovato nemmeno un secondo per dirmi semplicemente “io ci sono”. A chi si professava grande amico e invece è completamente sparito proprio quando si ha l’opportunità di dimostrare la sincerità di un’amicizia. E’ stato difficile prendere in mano questi pensieri, sapete? Almeno una giornata l’ho passata avvolta dalla delusione del momento. Poi ho voluto dare una svolta, ho svuotato la mente e ho cercato una nuova prospettiva.
Le persone di cui parlo erano per la verità già in bilico nella mia vita. Si tratta di quei rapporti di cui abbiamo la certezza della debolezza ma che non siamo in grado di lasciare andare per mancanza di coraggio. Quelle situazioni che dici “ e poi? Cosa succede?”. Succede, in realtà, che queste persone arrivano a deluderti in modo chiaro e inequivocabile e allora come dice sempre mia mamma “ ci sbatti il muso”, apri gli occhi e capisci che è il momento che aspettavi. Quello che doveva darti il coraggio di dire arrivederci.
Quindi, tornando a me, dalla delusione sono passata alla consapevolezza. Si, ho trovato il coraggio di dire a me stessa che era tempo di lasciar andare questi rapporti zoppicanti, poco chiari, legati solo alle apparenze e per niente affini al mio percorso di vita attuale. Oggi è cosi. Domani non lo so. Non amo gli addii nel senso che non sono categorica nelle mie scelte. Ho imparato che tutto è modificabile e che ci si può anche ricredere. Sono pronta a farlo se sarà il caso ma oggi, oggi no. Oggi so per certo che alcune persone intralciano la mia felicità, sporcano il mio sorriso, ingombrano la mia mente di pensieri negativi e non mi danno modo di vivere in purezza. Quelle persone non le voglio accanto.
Questo è stato il mio primo step verso il cambiamento. La consapevolezza. Ora so cosa fare. La delusione è già sparita semplicemente perché sarebbe un nuovo modo per farmi sporcare la felicità e non posso permettermelo per il bene che voglio a me stessa. So cosa fare. La mia mente ne è certa e il mio cuore ha trovato il coraggio per farlo. Mi sento già più leggera, sapete? Al solo pensiero di quel che di nuovo mi potrà accadere liberando la mia vita da questi sentimenti negativi sto bene e sorrido. Non è stato facile e sono pronta alle ricadute e ai mille “perchè”. Ora però so come affrontarli e soprattutto sono decisa ad aprirmi al nuovo.
verissimo, a volte consapevolezza significa anche dire “basta”!