Amo osservare le persone che incontro. Mi piace cogliere le sfumature dei racconti. Trovo straordinario come, seppur con dinamiche e percorsi differenti, tutti noi possiamo riconoscerci in qualche elemento.

Esiste, di fatto, una grande differenza di pensiero tra le persone che nella vita ottengono i risultati per cui lavorano e quelli che, invece, faticano a raggiungere gli obiettivi. Il successo non è più un mistero da molto tempo. Potremmo anche dire che si tratta del tema del secolo: corsi, libri, articoli, video e post ci riempiono di idee e strumenti per diventare persone efficaci. Di successo, appunto.

Ma conoscerne le dinamiche non significa necessariamente saperle mettere in pratica. Quello che ci è chiaro è che il successo è una sorta di gioco mentale: ciò che conta davvero è la nostra psicologia. Il nostro modo di pensare. Vale più questo del proprio sapere.

Tutti sogniamo. Io sogno, tu sogni, le persone di successo sognano. Ognuno di noi se viene sollecitato a dedicare qualche minuto di riflessione sulla propria vita dirà che ambisce a migliorare il proprio stato. Le parole magiche sono: gioia, felicità, successo, contributo, arricchimento, spiritualità.

Basta ripercorrere la storia per ritrovarci a tu per tu con persone di successo divenute tale senza avere una particolare condizione economica di partenza o una conoscenza specifica. Non avevano necessariamente una provenienza geografica favorevole. Semplicemente accade che a parità di elementi e opportunità qualcuno ha successo e qualcuno no.

La differenza tra le due tipologie di persone è nel modo di pensare, certo. Ma ancora di più è nell’atteggiamento che si sceglie di fronte al nuovo. Chi non riesce a raggiungere i propri obiettivi, solitamente, arriva alla fase in cui definisce il sogno e anche i primi passi da compiere. Questo è il momento in cui si ferma e mette in moto tre diverse opzioni limitanti: non so come farlo; mi manca qualcosa; io non  sono come le persone di successo.

Di fronte alla stessa situazione la persona che ottiene risultati risponde a queste tre tipologie di scuse in modo differente. Non so come farlo, quindi devo formarmi su questo. MI manca qualcosa, quindi comincio a procurarmi ciò che manca. Non sono come le persone di successo, ma posso diventarlo.

Stesso sogno, stessa vision, stesso tempo a disposizione. Solo una grande differenza: dove c’è un intoppo qualcuno cerca la strada per aggirare il muro, qualcun altro preferisce fermarsi. «Impariamo a passare al livello successivo di pensiero – afferma Brendon Burchard, autore di bestseller sulla crescita personale. Il che, in pratica, si traduce in tanto lavoro, un’agenda ricca di cose da fare concretamente e visioni da rivedere di volta in volta.

Quando si dice che possiamo diventare quello che vogliamo si intende proprio questo: definire cosa ci manca e cominciare a delinare il percorso per arrivarci. Non ci sono altre soluzioni.

Siamo studenti. Lo saremo sempre nella vita. E a dire il vero è la parte affascinante dell’esistenza.