Come stai? Quali sono i pensieri che affollano la tua mente in questo momento? Come? Ti stai lamentando? Perché guarda che la lamentela non è parte del carattere. La lamentela è un’abitudine e in quanto tale si può modificare. Cambiamento è la parola magica. Se in questo momento mi diresti solo cose negative e lamentele su quante cose devi fare ogni giorno o sul tuo capo che anche oggi ti ha riempito la scrivania di lavoro allora possiamo dire che sei concentrato sui tuoi pensieri negativi.
Capitano anche a me giornate in cui mi sento focalizzata quasi esclusivamente sugli aspetti negativi. Un tempo ci restavo a lungo in questo stato. Oggi, invece, metto in atto gli strumenti che ho a disposizione – e che hai anche tu! – e cambio mood alla mia mente nel giro di qualche decina di minuti.
Perché se c’è una cosa che ho davvero imparato è che se io vedo negativo non faccio altro che attirare cose fastidiose durante tutta la giornata. Ti ricordi il post sulla giornata si o no? Il concetto è sempre quello: per il 90% siamo noi a determinare l’andamento delle nostre giornate. Detto questo, il primo passo è cambiare l’abitudine alla lamentela.
“Eh, si, la fai facile”.
Non la faccio facile. La faccio e basta. (Twittami)
Come?
Per prima cosa mi sono liberata dall’idea di perfezionismo. Ho smesso di aspettarmi che i dettagli fossero precisi. A volte non riusciamo ad accettare che le situazioni – e le persone – hanno aspetti negativi e positivi. Vorremmo che tutto fosse perfetto come appare nella nostra testa. Sai che noia. Nessuna variante e tutto bello, preciso e ordinato. Non è cosi. Almeno non lo è nella realtà e sarebbe bene non lo fosse nemmeno nei nostri pensieri. Primo passo: accettare le cose come sono. Accettare non significa subire. Significa accettare: non combattere contro i mulini a vento, per intenderci. Quindi non soffermarti su quanto vedi di negativo perché cosi rischi solo di amplificare l’effetto. Piuttosto passa oltre, magari agli aspetti positivi di questa stessa situazione.
Un altro atteggiamento vincente è concentrarsi sul proprio potere creativo. Si, lo hai anche tu. Lo abbiamo tutti. Solo che c’è chi lo usa e chi no. Quando vedi qualcosa che non va, invece di lamentarti prova a chiederti “cosa posso fare per cambiare questa situazione?” oppure “come posso trovare una soluzione?” o ancora “quello che vedo cosa mi sta insegnando?”. Ti assicuro che la tua mente si mette subito in moto per darti delle risposte molto creative, stimolanti e utili.
Se questi due aspetti diventano un’abitudine la lamentela ha vita breve. Garantito!
E ora, prima di modificare il tuo atteggiamento ti do un’ultima possibilità per lamentarti. Scrivi nei commenti cosa influisce negativamente sul tuo umore. Cosa ti indispettisce.
Dopo averlo scritto mettiamo un punto a capo e si cambia, ok?
Il controllo esterno senza competenza. Chi non si fa i fatti propri, chi ha deciso di avere come missione farmi cambiare e bon guarda mai se stesso ma solo gli altri. Che fastidio!
Sixxa mi spiace leggere il tuo fastidio ma sono contenta del tuo commento perché mi permette di evidenziare alcuni aspetti di questo blog.
io mi guardo, mi osservo e mi metto in discussione ogni singolo attimo di vita da quasi due anni. Tutto quello che scrivo l’ho vissuto ed è pura esperienza.
Là dove servono competenze diverse interpello chi le ha.
Diciamo che mi piace essere portavoce di una serie di concetti importanti che abbiamo perso di vista. La mia natura si giornalista in questo caso la fa da padrona.
Non ho la pretesa di far cambiare nessuno ma mi auguro di riuscire a trasmettere ispirazioni con la mia esperienza e con i miei incontri.
Mi auguro un giorno tu possa passare da qui senza provare fastidio. Ovviamente quel giorno, se dovesse arrivare, mi renderà felice. Goditi la libertà di scegliere di leggermi o meno. È così che dobbiamo vivere : liberi.
Grazie ancora