Cos è l’altruismo? Ci hanno fatto credere che sia occuparsi degli altri tralasciando noi stessi. Ma non è cosi. E ci ho pensato durante un tragitto in volo. Viaggio spesso per lavoro. Amo prendere gli aerei, restare in volo. Mi perdo tra le nuvole, nei miei pensieri e nella mia vita. Mi da quel senso di “guardo tutto da quassù e decido, scelgo”. Una bella sensazione. Raramente ascolto – confesso! – il personale di bordo che illustra cosa fare in caso di problemi all’aeromobile. Non per scaramanzia, sia chiaro, semplicemente perché so che tutto andrà per il meglio.
Un consiglio mi è sempre suonato strano. Almeno fino a un paio di anni fa. Quello in cui si invita, in caso di necessità della mascherina, a indossarla prima di aiutare il vicino. Cioè, se io dovessi avere mia figlia accanto a me secondo voi mi preoccupo della mia vita? E se vedessi una persona in difficoltà, l’istinto mi porterebbe a occuparmi di lei prima ancora di ogni altra cosa? Questo mi sono sempre chiesta.
Poi ho cominciato a frequentare il mondo della PNL (Programmazione Neurolinguistica) leggendo libri e ascoltando coach sensazionali. E, pensate un po’, molti di loro riportano proprio questo esempio per lanciare un messaggio molto forte: prima pensa a stare bene tu, poi ti occupi degli altri. Egoismo? Niente affatto. E’ amore per se stessi. E’ vero altruismo.
[Tweet “Amare se stessi è il primo passo verso un amor profondo degli altri. Stephen Littleword”]
Provate a seguirmi. Quando vi sentite tristi o nervosi cosa accade attorno a voi? Liti, discussioni, musi lunghi e giornate storte. Non salutate le persone che incontrate per la strada. Vostro figlio che vi chiede semplicemente di leggergli una storia è una scocciatura. La vostra quotidianità vi sembra un inferno.
E quando invece state bene? Quando il sorriso lo sentite nascere dal vostro cuore? La vita è una meraviglia, vero? Tutto fila alla grande, la storia a vostro figlio la scegliete con cura e con amore, fermereste le persone per strada solo per dire un buongiorno.
Ecco a voi la dimostrazione di come tutto cambia senza (primo caso) o con mascherina.
Ci hanno insegnato che pensare a se stessi è una forma di egoismo. E invece altro non è che una forma di autodistruzione. Quando noi stiamo male nulla appare al suo posto. Se noi stiamo bene sembra che l’Universo faccia di tutto per incastrarci anche le cose che ci appaiono impossibili. Anzi no, non sembra, è cosi.
Noi siamo energia. E l’energia è positiva o negativa. Quello che attiriamo nella nostra vita è legato strettamente a quella energia. Credetemi, ma se non riuscite a farlo, provateci. Provate a notare, magari utilizzando un taccuino che aiuta sempre, le cose che vi accadono nelle giornate no. E poi fate la stessa cosa con una giornata in cui avete una bella carica positiva. Notate le differenze anche nelle cose che ripetete nel quotidiano.
[Tweet “Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore che dura una vita. Oscar Wilde”]
E poi, quando avrete acquisito più consapevolezza, prendete in mano i singoli ambiti della vostra vita indossate quella mascherina. Cercate cosa vi fa stare meglio. Vi accorgerete che in men che non si dica tutto intorno a voi cambia forma. Relazioni zoppicanti svaniscono da sole, quelle belle si rafforzano. Tutto cambia in meglio. Voi siete salvi e lo è anche la vostra vita.
Che ne dite? Come suona? Vorreste dirlo a qualche amico? I social media potrebbero essere un buon strumento.
E se volete approfondire queste piccole e buone abitudini scaricate il primo e-book della piuma rossa: Esercita la tua Felicità.
E’ molto evidente che quando siamo “storti” tutto va male nella nostra giornata. Spesso pensiamo che il nervosismo ci faccia afferrare male il bicchiere che cade, oppure non ci faccia trovare il maglione che cerchiamo mentre rischiamo di perdere il treno. Se guardiamo bene, però, gli effetti sono molto più vasti di così: i familiari sono torvi, si trova da litigare con tutte le persone che si incontrano… siamo noi a creare il mondo in cui viviamo (non da soli, ne sono convinta). Che potere, e che responsabilità!
Sai Grazia, quando ho cominciato il mio percorso di cambiamento (due anni fa) sono passata da una sensazione di smarrimento quando ho compreso la mia responsabilità nelle cose che non andavano bene nella mia vita. Per un paio di giorni mi sono sentita un peso sulle spalle che ti lascio immaginare. Io avevo fatto tutto? Io avevo generato situazioni economiche negative, collaborazioni faticose, relazioni interpersonali demotivanti…. tutto io! Che peso!!!
Poi, dopo un paio di giorni, è scattata in me la consapevolezza di poter fare qualcosa. E allora lo smarrimento è diventato sensazione di potere!
E’ stato quel giorno che tutto ha cominciato a cambiare. Sta accadendo ancora… ogni giorno. Ma ora il mio atteggiamento è quello della persona consapevole di poter fare qualcosa. Sempre.